Gli ispettori se ne sono usciti con 40 chilogrammi di alimenti sotto braccio ma alleggeriti di diversi fogli. Quelli delle contestazioni che sono state elevate ieri sera a un ristoratore spezzino dopo una serie di controlli che hanno portato a scoprire diverse irregolarità in un esercizio del centro storico. E’ il colpo grosso della nottata di verifiche sul settore della ristorazione compiuto alla Spezia da una task force che comprendeva la Polizia di stato, la Scientifica, reparti dell’anticrimine arrivati da Genova, Guardia d Finanza, Polizia municipale, Asl e la Direzione territoriale del lavoro.
Al setaccio ristoranti, trattorie e bar con un esito tra luci e ombre. Tutto regolare per esempio in un paio di bar, uno in Via Giulio della Torre e un altro in Piazzetta del Bastione, così come in un locale di videolottery di Corso Cavour. Male in una pizzeria dove sono stati trovati 15 chilogrammi di alimenti in cattivo stato di conservazione che sono costati una sanzione di 3mila euro al titolare e la chiusura della cucina.
Malissimo in un ristorante del centro storico, non distante dalla zona pedonale, che è stato chiuso. La prima contestazione ha riguardato il metodo di conservazione degli ingredienti, fallace come l’igiene complessiva del locale: 3mila euro di multa. Come se non bastasse, all’interno c’erano due lavoratori irregolari che sono stati scovati dagli ispettori della Direzione territoriale apposita. La loro presenza è costata altri 3mila euro al proprietario del ristorante, che si è visto sequestrare 40 chili di alimenti e chiudere il locale.
Controllati anche due bar, uno ancora in centro e l’altro nel quartiere di Pegazzano. Su entrambi sono in corso verifiche sui contratti dei dipendenti, non sono escluse sanzioni anche in questo caso. In totale sono state controllate settanta persone e elevate ammende per 9mila euro totali.
