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Cronaca

I Carabinieri ammainano la bandiera dei Murati vivi

Le forze dell'ordine hanno fatto rimuovere un vessillo dell'associazione dal porticciolo di San Vito.

La bandiera dei Murati vivi rimossa dai Carabinieri

Era stata issata su un pennone del porticciolo di San Vito nella serata di mercoledì dai ragazzi dell’associazione Murati vivi, ma ci è rimasta solamente per una dozzina di ore.
L’altro ieri mattina, infatti, dopo che una vedetta della Capitaneria di porto aveva notato il drappo, sono stati avvisati i Carabinieri della base militare che si sono portati a Porta Marola con due pattuglie.
Quando i militari hanno chiesto agli abitanti di Marola di rimuovere la bandiera dell’associazione è nata una discussione. Per i carabinieri il vessillo, affacciandosi su uno specchio acqueo militare non era conforme alle regole: lì avrebbe potuto essere issate solamente la bandiera italiana o quella della borgata marinara. Quella dei Murati vivi, oltre che essere offensiva, era fuori luogo.
Dal canto loro gli abitanti hanno rivendicato il diritto di esporre la bandiera che preferiscono su un’area che non è sottoposta al demanio militare, ma a quello marittimo. Alla fine, dopo qualche attimo di tensione e la minaccia di portare qualcuno in caserma con l’accusa di vilipendio alla bandiera, lo stendardo è stato rimosso e tutto si è risolto.
Tutto o quasi, visto che per gli abitanti del borgo, l’episodio ha il sapore della ripicca.

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